che fu presidente del Burkina Faso dal 1983 al 1987, anno in cui venne assassinato. Come scrive la giornalista Marinella Correggia: "Tutti dovrebbero sapere chi è stato Thomas Sankara (...) per le sue campagne di moralizzazione della politica, per quelle sul disarmo, di alfabetizzazione, riforestazione, lotta contro la cooperazione che arricchisce solo chi la fa, costruzione di scuole, di ospedali, campagne contro le mutilazioni genitali, impegno per la sicurezza idrica".

​Fece proposte in favore del disarmo e dell'indipendenza economica terzomondista contro l'imperialismo ed il capitalismo divoratore di risorse. Rifiutò ogni privilegio per se stesso e per la classe dirigente perché riteneva che non dovesse esistere un presidente ricco in un paese povero, e per questo meritò l'appellativo di "Presidente con la bicicletta". Fu fautore di una lotta senza quartiere agli abusi e nutrì una particolare attenzione nei riguardi delle donne. Si batté per contrastare quella tradizione che le vedeva sottomesse rivalutandone così la loro posizione sociale all'interno della famiglia e dello Stato. Il 15 ottobre 1987 Sankara fu ucciso ma il suo esempio resta ancora forte, non solo per l'Africa.

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Sankara ci ha insegnato a propagandare le idee senza condizionamenti, denunciare le ingiustizie dei potenti del mondo e proporre alternative. Nelle nostre pubblicazioni tentiamo di fare tutto questo, non solamente denunciare, ma soprattutto proporre. Non sempre riusciamo nell'intento ma almeno abbiamo la consapevolezza di dare voce a temi troppo spesso dimenticati perché scomodi o poco commerciali.